La propaganda politica è soggetta a specifica regolamentazione al fine di assicurare che il confronto tra le forze politiche si svolga nel pieno rispetto della par condicio.
Le iniziative propagandistiche, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, si possono svolgere fino alla mezzanotte del penultimo giorno antecedente quello della votazione (10 giugno 2022);
Dal sabato prima delle elezioni (11 giugno 2022) entra in vigore il cosiddetto silenzio elettorale.
Delimitazione ed assegnazione di spazi per le affissioni
L’affissione di stampati, giornali murali o altri manifesti di propaganda, da parte di partiti o gruppi politici che partecipano alla competizione elettorale, è effettuata esclusivamente negli appositi spazi a ciò destinati da ogni comune.
Gli spazi per la propaganda elettorale collegata alle consultazioni elettorali sono individuati con Delibera di Giunta Comunale, da adottare tra il 10 e il 12 maggio 2022.
L’assegnazione degli spazi per le affissioni di propaganda elettorale per il Referendum costituzionale è subordinata alla presentazione di apposita domanda alla Giunta Comunale entro il 34° giorno antecedente quello di votazione, nella fattispecie entro lunedì 9 maggio 2022. (Legge 4 aprile 1956, n. 212, come modificata dalla Legge 24 aprile 1975, n. 130, Legge 25 maggio 1970, n. 352 art. 52)
Le domande presentate dai partiti o gruppi politici presenti in Parlamento dovranno essere sottoscritte dai rispettivi organi nazionali o parlamentari o dai rispettivi organi regionali, provinciali o comunali. Le istanze potranno essere sottoscritte anche da persone delegate da parte di uno dei suddetti soggetti abilitati, purché corredate dal relativo atto di delega.
Le domande per l’assegnazione degli spazi per la propaganda referendaria possono essere presentate al Protocollo Generale del Comune di Cesate (via Don Oreste Moretti 10 – 20031 Cesate (MI) o trasmesso con posta ordinaria protocollo@comune.cesate.mi.it o con posta elettronica certificata protocollo@comune.cesate.legalmail.mi.it allegando fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità.
Rimozione propaganda abusiva
Le spese sostenute dal comune per la rimozione della propaganda abusiva nelle forme di scritte o affissioni murali e di volantinaggio sono a carico, in solido, dell’esecutore materiale e del committente responsabile.