Stato Civile
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Cittadini stranieri discendenti di italiano emigrato all'estero.
Con il d.L. n.36 del 28/03/2025, successivamente convertito in Legge con modifiche (n.74/2025 in data 24/05/2025), il Governo e il Parlamento italiano hanno recentemente introdotto una riforma significativa in materia di cittadinanza italiana iure sanguinis, approvando un pacchetto di misure volto a regolare in modo più stringente l’accesso alla cittadinanza per gli italo-discendenti residenti all’estero.
Dal 24/05/2025 è necessario che ricorra almeno una delle seguenti condizioni:
c) il genitore (o nonno/a) che trasmette la cittadinanza al figlio (al/la nipote) è esclusivamente cittadino italiano
d) oppure se il genitore è stato residente in Italia per almeno due anni continuativi successivamente all'acquisto della cittadinanza italiana e prima della data di nascita del figlio
Le nuove norme prevedono principalmente un limite all’acquisizione automatica della cittadinanza italiana per le persone nate all’estero che possiedono altra cittadinanza. In altre parole, anche se si ha un antenato italiano non si diventa più automaticamente cittadino italiano solo per tale motivo.
La limitazione vale anche per chi è nato prima dell’entrata in vigore della Legge.
La riforma prevede delle eccezioni che permettono a chi è nato all’estero di ottenere o mantenere la cittadinanza italiana, e tali eccezioni si applicano solo se la linea di trasmissione della cittadinanza non è stata interrotta:
E’ inoltre stato previsto che gli stranieri discendenti da cittadini italiani per nascita in linea retta fino ai nonni, potranno ottenere la cittadinanza italiana per residenza dopo due anni di residenza legale in Italia.
Dove presentare la domanda
la richiesta per il riconoscimento della cittadinanza italiana "Iure Sanguinis" va presentata:
Richiesta della residenza per ottenimento cittadinanza
Il giorno dell'appuntamento per la richiesta di residenza presentarsi personalmente con i seguenti documenti:
I discendenti dei cittadini italiani saranno ritenuti regolari sul territorio:
Se il termine di 90 giorni predetto decorre senza richiesta di iscrizione anagrafica, lo straniero non può più considerarsi legalmente soggiornante sul
territorio italiano. In ogni caso, scaduto il termine di 90 giorni, lo straniero dovrà munirsi di titolo di soggiorno.
Documenti di ognuno dei discendenti in linea retta:
I documenti formati all’estero e da far valere nello Stato italiano devono essere legalizzati dalle autorità consolari italiane all’estero (art. 33, comma 2 DPR 445/2000).
La legalizzazione consolare non è necessaria in due casi:
- quando è sostituita da equipollente forma di legalizzazione (Apostille);
- quando è prevista un’apposita esenzione ( Convenzioni internazionali stipulate
tra gli Stati e/o la normativa comunitaria.
Gli atti di stato civile formati all'estero in lingua straniera devono essere tradotti in italiano (art. 22 DPR 396/2000).
Il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.
Il termine per la conclusione del procedimento è di 180 giorni dalla presentazione dell'istanza, fatte salve le interruzioni dovute all'acquisizione delle attestazioni consolari o di eventuali integrazioni richiesta all'istante.
Marca da bollo da euro 16,00 da apporre sulla istanza.
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Non saranno rilasciate consulenze via mail sulla validità o la correttezza dei documenti presentati ai fini della pratica di cittadinanza iure sanguinis
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